Manifesta 12: “Nulla a che fare con Cassata Drone”

A seguito della pubblicazione del mio articolo “La Cazzata Drone di Palermo Capitale della Cultura italiana”, pubblicato in data 29 marzo su alcune testate online nazionali, l’Ufficio Stampa di Manifesta 12 ci ha indirizzato la seguente nota. “Teniamo a precisare che il progetto Cassata Drone di cui si fa riferimento nell’articolo da voi pubblicato, non fa in alcun modo parte del programma di Manifesta, non è infatti inserito tra i progetti collaterali selezionati, elencati qui: http://m12.manifesta.org/gli-eventi-collaterali-di-manifesta-12/?lang=it”.
Pubblichiamo la nota di rettifica-chiarimento, esprimendo il nostro sincero apprezzamento per il fatto che la demenziale iniziativa pro-droni di guerra, avviata ieri a Sigonella da una sedicente organizzazione “artistico-culturale” nulla abbia a che fare con il programma di Manifesta 12 che prenderà il via a Palermo il prossimo mese di giugno. Facciamo tuttavia presente che quanto da noi pubblicato è stato preso integralmente dai comunicati stampa emessi dagli organizzatori di “Cassata Drone” e che, in particolare, nella lettera inviata ai dirigenti scolastici della Provincia di Palermo per presentare il progetto (Oggetto: Workshop formativo “Cassata Drone, un segno nel paesaggio Siciliano contemporaneo”), si riporta che lo stesso è “un modulo formativo curato da Giovanni Rendina (curatore) e Gaetano Olmo Stuppia (art director), specificamente rivolto a giovani studenti del Comune di Palermo e della sua Provincia e che si configura come una mostra (16/08 – 20/09) ed evento collaterale dei più ampi eventi a Palermo e Provincia per il 2018: Palermo Città della Cultura Europea e Biennale Nomade di Arte Contemporanea Manifesta12 “Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza.” (http://m12.manifesta.org/manifesta-12-rivela-il-suo-progetto-curatoriale/ ) Cassata Drone e i suoi progetti territoriali sono supportati dall’associazione non-profit “Ars-Culture” con sede legale a Venezia e operativa sul territorio europeo”.
Anche a seguito dell’apprezzata nota di smentita di Manifesta 12, crediamo sia ancora più doveroso da parte delle istituzioni scolastiche palermitane il boicottaggio di un progetto che mistifica “cultura”, “patrimonio artistico” e “paesaggio”, legittimando il processo di trasformazione della Sicilia in terra “ideale” per l’uso dei droni di morte. Ringraziamo gli operatori di Manifesta 12 e ci auguriamo che l’appuntamento palermitano possa contribuire oltre alla difesa del reale patrimonio storico-artistico-culturale dell’Isola anche a denunciare concretamente i devastanti processi militari in atto.

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